20 ans dans le coma, le prince meurt sans dire un mot après tant d’années d’espérance

Thumbnail

Il dramma della famiglia reale saudita ha toccato il culmine con la morte del principe Al Walid bin Khalid bin Talal, avvenuta il 19 luglio 2025, dopo oltre vent’anni di coma. Il giovane, che aveva solo 15 anni quando un terribile incidente stradale lo ha ridotto in uno stato vegetativo, è deceduto all’età di 36 anni, lasciando un vuoto incolmabile e un’eredità di speranza e fede.

Nato nel 1990 in una delle famiglie più influenti del mondo, Al Walid era un simbolo di una nuova generazione di monarchi sauditi. La sua vita è stata segnata da un tragico destino: un incidente nel 2005 che ha causato gravi lesioni cerebrali. Nonostante le diagnosi infauste, suo padre, il principe Khaled, ha combattuto strenuamente per mantenerlo in vita, rifiutando ogni proposta di eutanasia. La sua determinazione ha ispirato milioni, rendendo Al Walid un simbolo di amore e resistenza.

Negli anni, il principe è stato oggetto di preghiere e speranze incessanti, con la famiglia che ha mobilitato il regno in una lotta contro il tempo. Video emozionanti mostrano Al Walid che muove leggermente le dita, alimentando la speranza che un giorno potesse risvegliarsi. Ma il 2025 ha portato un brusco cambiamento: la sua salute ha subito un’improvvisa e drammatica flessione, culminando nel suo decesso.

La notizia ha scosso il paese, con migliaia di messaggi di cordoglio che sono affluiti sui social media. Il padre ha condiviso un toccante messaggio di lutto, esprimendo la sua profonda tristezza e la sua fede in Allah. Le esequie si sono svolte in privato, ma la commozione collettiva è palpabile, con la figura di Al Walid che diventa un simbolo di speranza e amore filiale.

La storia di Al Walid è un potente promemoria della fragilità della vita, anche tra le famiglie più potenti. La sua lotta silenziosa, sostenuta dall’amore incondizionato dei genitori, rimarrà impressa nella memoria collettiva del regno saudita e oltre.