**NORDIO ANNUNCIA INTERVENTO SUL RICORSO CONTRO SALVINI: “SERVONO LEGGE ANTIIMPUGNAZIONE”**

In un colpo di scena politico che scuote l’Italia, il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha dichiarato oggi che il governo interverrà nel ricorso contro Matteo Salvini riguardante il caso Open Arms. “Servono leggi antiimpugnazione”, ha affermato Nordio, suscitando un’ondata di reazioni tra i partiti e i media. La Procura di Palermo ha deciso di impugnare la sentenza che ha assolto Salvini dalle accuse di rifiuto d’atti d’ufficio e sequestro di persona, un passo che molti considerano come un tentativo di utilizzare la giustizia per fini politici.

Nordio ha descritto la situazione come “non degna di un paese civile”, denunciando l’esistenza di una rete di giudici che, secondo lui, opera per favorire la sinistra. “Questa non è giustizia, ma politica travestita da sentenze”, ha aggiunto, richiamando l’attenzione sul fatto che le stesse azioni, se compiute da esponenti di sinistra, non hanno mai portato a indagini.

Il clima di tensione è palpabile. Salvini, da parte sua, ha sarcasticamente commentato: “Qualcuno non si rassegna”, mentre Giorgia Meloni ha definito l’accanimento contro l’ex ministro “surreale”. Con la riforma della giustizia in discussione al Senato il 22, la tempistica del ricorso solleva interrogativi sulla coincidenza degli eventi.

Il fondatore di Open Arms, Oscar Camps, ha espresso fiducia nella Procura, evidenziando il contrasto tra le reazioni della destra e le aspettative della sinistra. “Ci sperano tanto”, ha affermato, rimarcando la frustrazione crescente tra i sostenitori di Salvini.

In un contesto di crescente polarizzazione, il governo sembra determinato a proseguire con le proprie politiche, mentre l’ombra di un possibile arresto di Salvini continua a aleggiare sul panorama politico italiano. La battaglia legale è solo all’inizio, ma le sue implicazioni potrebbero riscrivere il futuro della politica italiana.