**”ERA NELLA SUA STANZA!” – LA SCARPA INSANGUINATA CHE CAMBIA IL CASO GARLASCO!**
Un nuovo capitolo del caso Chiara Poggi si è aperto con rivelazioni scioccanti che potrebbero riscrivere la storia di uno dei delitti più inquietanti d’Italia. Il 15 giugno 2025, una task force guidata dal colonnello Antonio Coppo ha riaperto un’indagine che sembrava stagnante da anni, rivelando dettagli che lasciano senza fiato.
Le analisi forensi hanno scoperto una scarpa insanguinata con impronte mai identificate, suggerendo la presenza di un secondo, se non un terzo aggressore. Ma la vera bomba è l’emergere di microtracce di esplosivo industriale rinvenute nel pavimento, che potrebbero collegare il delitto a traffici d’arma e reti paramilitari. Un foglietto trovato in casa Poggi, con la sigla misteriosa “CM28”, rimanda a una cellula operativa nota ai servizi segreti, aprendo scenari inquietanti di poteri occulti che si muovono nell’ombra.
Inoltre, l’analisi dei reperti digitali ha rivelato un microregistratore che ha catturato conversazioni tra due uomini che impartivano ordini con freddezza militare, confermando che il delitto non fu un gesto isolato, ma un’operazione coordinata. La testimonianza di un vicino, che ha visto un uomo fuggire con una borsa nera, e la scoperta di un vecchio cellulare di Chiara con un messaggio disperato, suggeriscono che la giovane fosse sotto sorveglianza.
Ciò che emerge ora è un intrigo di denaro sporco e manipolazioni, con un trasferimento di 24.000 franchi svizzeri avvenuto pochi giorni prima dell’omicidio. La verità potrebbe essere più oscura di quanto si pensasse, e le connessioni tra crimine e potere si fanno sempre più evidenti.
Mentre il mistero si infittisce, la domanda rimane: chi ha davvero ucciso Chiara Poggi e perché? La luce della verità è vicina, ma sarà il pubblico a decidere se vogliono vederla. La battaglia per la giustizia è appena iniziata.